I Predatori dell'Arca Perduta
Se avessi avuto questo libro in mano da bimbo, sarei stato felicissimo. Desiderio d'infanzia inappagato. E' per questo che non ho resistito alla tentazione di entrarne in possesso. Il film l'ho amato. La prima volta lo vidi proiettato su un lenzuolo, in piazza, durante una festicciola di paese. 4 bobine di pellicola. Ancora oggi lo riguardo ad ogni occasione, con grande piacere, e lo reputo il mio preferito tra i titoli della saga (usciti fino ad ora).
Il rapport tra film e libro è atipico. Quando l'ispirazione per girare un film è tratta da un romanzo, l'esperienza può essere vissuta in due modi. Leggere il volume dopo aver visto il film mi trasmette la piacevole sensazione di approfondire una storia gradita. Vedere il film dopo aver letto il romanzo, ti permette di vedere ciò che hai immaginato con gli occhi di chi l'ha immaginato a sua volta.
In questo caso le carte sono invertite. Il libro è stato tratto dal film, e visto il successo che la pellicola stava riscuotendo, sicuramente sarà stata un'ottima trovata commerciale. Il risultato, tuttavia, risente assai di questa situazione. Il libro smette di essere libro e rischia di diventare la cronaca del film. Fortunatamente apprezzo alcuni lati positivi, quali l'approfondimento di alcune tematiche e l'"invenzione" di alcune scene incastrate qua e la per agevolare la comprensione.
Forse dedicato ad un pubblico tanto giovane, ma comunque capace di farmi ricadere in quelle atmosfere che ho amato e amo, al punto da suggerirmi una temporanea sostituzione dell'immagine di profilo su internet. Per alcuni giorni sono stato l'idolo della fertilità, statuetta d'oro di popolazioni sudamericane. Ho visto che è in vendita come porta penne, prima o poi verrà acquistato!
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